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martedì 19 marzo 2013

Corso di Social Media Marketing Università di Siena

I social media stanno diventando sempre più importanti in qualsiasi strategia di marketing di lungo termine. Che si lavori in una piccola o una grande azienda, le piattaforme social sono ormai uno strumento cui nessun manager può (e deve) rinunciare, perché aprono nuovi orizzonti e offrono nuove e grandi opportunità
Il corso – organizzato dal dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive – punta a formare profili professionali in grado di gestire consapevolmente i processi di marketing digitale, social media marketing e comunicazione online.
Insegnerà ai partecipanti le tecniche di coinvolgimento da adottare sulle diverse piattaforme social, la pianificazione di campagna di advertising online e la gestione della presenza sui social dei brand.
Il corso – della durata di in 55 ore– prevede sia lezioni teoriche, che esercitazioni pratiche, con insegnanti provenienti sia dal mondo accademico (Università Pompeu Fabra di Barcellona, SDA Bocconi, Università di Urbino) sia da quello di consulenza marketing (come InTarget Group) che da alcuni settori del mondo imprenditoriale

mercoledì 12 dicembre 2012

Coming Soon Fast Parking



Parcheggiare non è MAI STATO così SEMPLICE.
 Tutti si saranno confrontati con l'attuale metodo di pagamento nelle aree urbane e come tutti hanno notato ci sono delle difficotà 
 nel trovare la colonnina per pagare-avere le monetine sempre a disposizione .fast parking risolve i vostri problemi ma non solo,anche le multe diventeranno un ricordo,perchè potrete prolungare la sosta anche se siete lontani.

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martedì 25 settembre 2012

Social Media Week a Torino

Nella giornata del 24 setembre ha preso il via il Social Media Week 2012, una manifestazione interamente dedicata ai media sociali e al loro impatto sull'economia, la tecnologia e la quotidianità; l'evento si svolge simultaneamente i 13 città del Mondo, la sede italiana è quella di Torino.

 Quattordici città in 3 continenti, 5 giornate dedicate ai social media e alla comunicazione digitale, quasi 100 eventi solo a Torino di cui una gran parte già esauriti: sono questi i primi grandi numeri che la “Social Media Week” ha fatto registrare prima ancora di essere inaugurati.

Il programma del Social Media Week del capoluogo piemontese è piuttosto nutrivo,
 esso ricomprende infatti oltre 90 appuntamenti dedicati alle tematiche più disparate, dal marketing alla cultura, dallo spettacolo al business, dall'ambiente alla partecipazione politica e sociale tramite Apps.

venerdì 31 agosto 2012

Il Ruolo della Consulenza

Il Ruolo della Consulenza


Il ruolo della consulenza risiede nel sostenere con le modalità più efficaci il successo dell'organizzazione cliente,azienda privata o ente pubblico che sia. Dal nostro punto di vista i protagonisti del settore la possibilità di giocare tale ruolo dipende dalla capacità di riconoscere il bisogno/problema dell'organizzazione , ponendo poi in essere la soluzione giusta e più innovativa,identificando specifici criteri di misura dei miglioramenti conseguibili e soprattutto "accompagnando" l'organizzazione nello sviluppo del progetto.L'evoluzione del contesto non si è limitata ad orientare l'azione del consulente , ma ha mutato la sua stessa natura.Il consulente artista in grado di leggere l'organizzazione e adottare soluzioni ad hoc non è più sufficiente.Queste capacità si rimangono fondamentali ma in un quadro sempre più globale con ampie popolazioni coinvolte e  tempi brevi  di ritorno atteso ,servono anche metodi rigorosi in grado di accompagnare l'organizzazione tutto lungo il corso del progetto fino al monitoraggio dei risultati.L'intervento consulenziale passa da una relazione ancora più stretta con il cliente , fatta di scambi e di confronti continui reciprocamente formativi.Per questo crediamo che la consulenza possa essere un'acceleratore di competitività per l'azienda e più globalmente per il sistema paese perchè diffonde la cultura vincente per l'impresa .



Rober Kaplan , David Norton


mercoledì 4 luglio 2012

Si può adottare la balanced scorecard nelle organizzazioni noprofit ?

La risposta è assolutamente affermativa: la Balanced Scorecard può essere utilizzata anche in organizzazioni noprofit (o not-for-profit). Quello che è assolutamente necessario fare è disegnare una mappa strategica espressamente pensata per un'organizzazione noprofit. Questo è il passaggio più critico: identificare quante prospettive usare ed in che ordine strutturarle nella mappa per rispecchiare il più possibile la specifica realtà. Si tratta di un passaggio delicato perché si definisce come la mission dell'organizzazione viene declinata in risultati da raggiungere e nell'operatività quotidiana che dovrebbe permettere di raggiungerli. Alle organizzazioni noprofit suggerisco di utilizzare uno schema di BSC a tre prospettive: la prospettiva dei risultati, quella dei processi e quella delle risorse. E' un modello semplice che aiuta la riflessione e risulta molto efficace se utilizzato correttamente. L'attenzione va posta soprattutto alla prospettiva dei risultati che devono essere coerenti con la mission dell'organizzazione e devono tener conto dei vari stakeholder dell'organizzazione stessa. Definire correttamente gli obiettivi in questa prospettiva permette di inquadrare nella giusta luce quelli che sono i processi chiave da migliorare per raggiungere tali risultati e di identificare i rapporti causa effetto tra gli obiettivi nella prospettiva dei processi e gli obiettivi nella prospettiva dei risultati. Una volta definiti i processi chiave si identificano come debbono essere le risorse a disposizione dell'organizzazione per poterli eseguire nel migliore dei modi. Disegnata la mappa strategica, si procede poi alla individuazione delle azioni da compiere, alla selezione degli indicatori ed all'impostazione dei target, come in una BSC tradizionale.


Vuoi saperne di più?? Scrivici newbusinessmode@gmail.com


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mercoledì 27 giugno 2012

I COSTI DELLA LOGISTICA

MISURARE I COSTI DELLA LOGISTICA

Determinare il costo logistico di un'azienda non è un'impresa banale questo perchè si compone di tanti processi e sotto processi difficilmente controllabili.
Sicuramente il costo di gestione dei magazzini e di mantenimento delle scorte incide notevolmente sul costo tot.In linea generale comunque i costi della logistica incidono per il 10 % circa del fatturato ragione per cui è opportuno tenerli sotto controllo.
Di seguito lo schema che scompone i costi.


lunedì 18 giugno 2012

Cloud Computing ed Enterprise 2.0




Per sconfiggere la crisi occorre innovare la propria impresa, occorre ridurre i costi di comunicazione e quindi di condivisione di documenti.
Occorre rinnovarsi utilizzando sempre di più prodotti Open-source e sfruttare lo scambio di file tramite Cloud Computing.

Enterprise 2.0

Si intende: L’uso in modalità emergente di piattaforme di social software all’interno delle aziende o tra le aziende ed i propri partner e clienti.
L’Enterprise 2.0 non si compra, non si impone e non si implementa. E’ un paradigma di business. Perché l’introduzione di social software produca un qualche beneficio organizzativo è necessario pensare in qualche misura ad un percorso di evoluzione delle pratiche di management e di leadership nonché ad approcci di coinvolgimento, incentivazione, recruiting e motivazione radicalmente nuovi delle persone.

martedì 12 giugno 2012

Business Models&Plans


La strategia è la combinazione di obiettivi da raggiungere, di azioni (linee guida, tattiche¹, …) e mezzi (risorse finanziarie, competenze, ecc.) che consentono all’impresa di essere competitiva nel tempo. Quindi, la strategia riguarda il livello competitivo nel medio-lungo periodo più che il singolo successo.
Il modello di business , invece, parte dalla strategia scelta ed illustra il modo in cui l’azienda sviluppa il proprio business e realizza valore per gli azionisti, i partner, sia interni (collaboratori) sia esterni (fornitori, canali di vendita, ecc.), gli utilizzatori dei prodotti.





giovedì 7 giugno 2012

Grazie alla piattaforma Google Docs le aziende tagliano le spese




Grazie alla piattaforma Google Docs le aziende Tagliano le spese

La casa di Mountain View ha scelto una realtà imprenditoriale italiana come esempio da imitare per l'adozione delle sue applicazioni aziendali: Halldis, gruppo di gestione immobiliare che affitta migliaia di appartamenti e uffici in Europa, ha tagliato il 35% delle spese grazie a Gmail, Docs e altre soluzioni di BigG.

Ne è un esempio Halldis realtà imprenditoriale italiano che opera nel settore immobiliare  che grazie all’utilizzo degli strumenti di comunicazione e collaborazione nella nuvola di Google ha potuto realizzare un taglio del 35% sulle proprie spese IT e non.  

“Halldis è un’azienda in rapida crescita – spiega Pietro Martani, amministratore delegato di Windows On Europe e fondatore di Halldis – e le soluzioni tradizionali non potevano bastarci. Così siamo migrati a Google da un anno e, da 20 account Gmail iniziali, ora ne utilizziamo circa 350, di cui 150 in quasi totale mobilità”.

“Ci è piaciuto da subito l'approccio Google – continua Martani - soprattutto perché le varie apps ci hanno permesso di incrementare notevolmente la condivisione e la collaborazione interna. Google Talk e gli Hangout ci permettono di comunicare in tempo reale con i nostri colleghi sparsi per il mondo anche tramite videoconference che coinvolgono più utenti. Usiamo Google+ per la comunicazione interna, per aggiornare tutta l’azienda sugli
sviluppi dei progetti e del lavoro di ognuno”.

“La vera rivoluzione – conclude l’Ad – l’hanno portata però i Docs: non solo ci permettono di essere totalmente mobili, ma ci hanno consentito di aumentare considerevolmente la collaborazione tra più colleghi, anche dislocati in Paesi diversi, rendendola molto più efficiente. Grazie a Google Apps siamo riusciti a ottimizzare tutti i processi, risparmiando un buon 35% rispetto al passato”.

martedì 5 giugno 2012

SMAU BUSINESS BOLOGNA

 6-7 GIUGNO SMAU BUSINESS-BOLOGNA

Più di 90 grandi aziende, una settantina fra start-up e imprese del territorio, oltre a diversi convegni dedicati a cloud computing, apps e mobilità: questi gli ingredienti dell’appuntamento bolognese in scena il 6 e 7 giugno in contemporanea con l’evento Research to Business.

La marcia attraverso l’Italia di Smau Business fa tappa a Bologna: si aprirà domani, 6 giugno, e proseguirà nella giornata del 7 il roadshow dedicato alle novità tecnologiche utili a imprese e Pubbliche Amministrazioni. Organizzata al Padiglione 33 di Bologna Fiere, come d’abitudine la manifestazione vedrà protagonisti espositori, nuovi prodotti e idee di business già in scena nei mesi scorsi nelle precedenti tappe – quella istituzionale di Milano, e poi Bari, Roma e Padova – ma anche proposte contestualizzate nel territorio dell’Emilia Romagna.
 Nell’area start-up di R2B, Start2B, fra le oltre 70 realtà ospitate si potrà vedere all’opera un innovativo (e decisamente attuale) sistema di monitoraggio in real time degli spostamenti del sottosuolo, utile per la prevenzione delle catastrofi naturali e realizzato da un team di ricercatori dell’ Università di Parma. E ancora  un drone che affettua riprese aeree a bassa quota, degli occhiali da sole che visualizzano sulle lenti email, sms e notifiche dei social network, e molto altro.

Accanto all’area espositiva di Smau non mancherà un ricco corredo di workshop, oltre 50, curati da docenti universitari e analisti di mercato, tra cui quelli della School of Management del Politecnico di Milano, della Sda Bocconi School of Management e di Gartner.

giovedì 31 maggio 2012

DIPENDENTI E SOCIAL MEDIA SOTTO LA LENTE DELLE AZIENDE


DIPENDENTI E SOCIAL MEDIA SOTTO LA LENTE DELLE AZIENDE 

 Secondo Gartner, meno del 10% delle imprese monitora oggi l’attività dei propri dipendenti su Facebook, YouTube, LinkedIn e piattaforme analoghe per ragioni di sicurezza, ma la percentuale salirà al 60% entro tre anni. Si alza l'attenzione alla tutela della riservatezza dei dati aziendali, ma cresce anche il ricorso ai social come fonte di informazioni su candidati e assunti.



 

 

 


Arma a doppio taglio dentro le pareti dell’ufficio, i social media preoccupano le aziende ma allo stesso tempo offrono nuove opportunità di controllo sulle attività extra-lavorative dei dipendenti: secondo Gartner, nei prossimi anni il monitoraggio di Facebook, Twitter, LinkedIn, YouTube e affini diventerà una questione sempre più delicata e allo stesso tempo strategica. Dall’attuale10% di compagnie attive nel controllare i profili e le bacheche dei lavoratori per ragioni di sicurezza e privacy, la percentuale salirà al 60% entro il 2015.
 Se dunque, oggigiorno, solo una compagnia su dieci dichiara di interessarsi all’attività 2.0 dei propri lavoratori per tenere sotto controllo eventuali fughe di informazioni, rivolgersi ai social per ragioni di marketing o di brand management è ormai una pratica diffusa. Ed è in crescita, non senza polemiche e con casi recenti rimbalzati sui media, l’attitudine a voler forzare la mano, pretendendo addirittura di ottenere dai propri assunti o candidati a posizioni di lavoro le password per accedere ai loro profil

mercoledì 30 maggio 2012

CEO nuova cultura basata sui Social Media




 CEO nuova cultura basata sui Social Media

 Oltre 1.700 Chief Executive Officer, tra cui 69 italiani, provenienti da 64 paesi e attivi in 18 diversi settori: questo il panel che ha utilizzato IBM per effettuare un’indagine (Global CEO Study 2012) volta a capire come la natura del ruolo degli amministratori delegati sia oggi influenzata da apertura, trasparenza e responsabilizzazione dei dipendenti, e quindi più evoluta rispetto al classico approccio “comando e controllo”. I vantaggi di questa nuova tendenza che lo studio ritiene essere in rapida evoluzione? Sono evidenti. E si concretizzano soprattutto in un aspetto: le aziende che superano i propri concorrenti in termini di prestazioni hanno il 30% in più di propensione ad identificare l’apertura quale elemento di influenza essenziale sulla loro organizzazione. E tale apertura, spesso, è caratterizzata da un maggiore uso dei social media come abilitatore alla collaborazione e all'innovazione.

Tendenza ormai nota, e confermata di recente anche da uno studio reso noto da Google Enterprise Italia, che trova all’interno dello studio un esempio sintomatico  nel 16% dei Ceo censiti che oggi ricorre alle piattaforme social per relazionarsi con altri individui, percentuale destinata a salire al 57% entro i prossimi tre-cinque anni.

Anche i Ceo nostrani (nel 59% dei casi) ritengono che social media e Web diverranno il meccanismo di ingaggio principale - dopo il faccia a faccia - dei consumatori nei prossimi tre anni nonostante solo il 17% li utilizzi già oggi

Il futuro vedrà i timonieri delle multinazionali comunicare con clienti, partner e una nuova generazione di dipendenti attraverso Facebook e simili e non solo tramite e-mail e telefono. I social media, fa notare ancora lo studio, sono attualmente il metodo di interazione meno utilizzato con i clienti ma hanno buone probabilità di diventare il principale strumento di coinvolgimento per un'organizzazione entro i prossimi cinque anni . http://www.ictbusiness.it/cont/articolo/i-ceo-cambiano-pelle-piu-collaborativi-piu-social-piu-leader/29079/1.html




mercoledì 23 maggio 2012

Web Business

Cosa possiamo fare per il Business della nostra azienda ?



•  Definizione di una strategia multicanale atta a creare brand reputation e “passaparola” nei più famosi social Network.

•  Analisi strategica della catena del valore aziendale e del settore di riferimento.

•  Creazione di un sito web con blog, nel quale presentare l’azienda,campagne pubblicitarie ecc..

•  Posizionamento dell’azienda nei motori di ricerca, aumentando la visibilità.

•  Creare pagine Facebook e Google Plus e di un canale Twitter con i quali comunicare e condividere risorse per  innescare circuiti di marketing virale.

•  Se il tuo Business è nel settore turistico: promozione nei social media turistici come TripAdvisor, e nei geo-location based social network, come Foursquare, Facebook Deals e Gowalla.


mercoledì 19 ottobre 2011

Social media e Marketing online, fatturato in aumento del 41%


Buone notizie per il mondo dell’advertising e del Marketing online, anche se in periodo di crisi, il fatturato dei social media online non si contrae ma al contrario, punta ad una crescita costante e sostanziale almeno fino al 2012. A confermarlo è Gartner, che in questi giorni ha rilasciato il rapporto sui mercati pubblicitari confermando una visione molto positiva della situazione a livello mondiale che vede i social media raggiungere i 10,3 miliardi di dollari entro la fine del 2011 seguiti da un sensibile incremento (oltre il 41%) del fatturato a partire dall’anno prossimo con circa 14,9 miliardi nel 2012 e molto probabilmente 29,1 miliardi di dollari nel futuro 2015.
Una visione positiva quindi per tutte le aziende che, lungimiranti, hanno continuato ad investire nella pubblicità online e buone notizie anche dal versante agenzie che hanno avuto modo di sperimentare l’advertising online su nuovi dispositivi ed è proprio il valore relativo al “supporto tecnologico” che fa crescere in questi termini le aspettative future.