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venerdì 20 aprile 2012

Il social media nel settore Retail

Esserci è ormai un obbligo, ma non basta: per le aziende la presenza sui social network non è che il punto di partenza costruire campagne di comunicazione, promozioni e attività di coinvolgimento dell’utente. E le strategie da prendere come esempio hanno i nomi di Ikea, innanzitutto, e poi di Media World, La Feltrinelli, Euronics e Fnac: a dirlo è un’analisi di OssCom, il Centro di ricerca sui media e la comunicazione  dell’Università Cattolica, e di Digital PR.






La pagina Facebook italiana di Ikea

Il report, il quarto dedicato al tema Brands & Social Media. Osservatorio su 100 aziende e la comunicazione sui social media in Italia, ha monitorato le attività comunicazione corporate sui social media di venti catene di negozi attive a livello nazionale nei settori abbigliamento, sport, editoria & multimedia, consumer electronics, bricolage & arredamento.
E ha stilato una vera e propria classifica, determinata dal grado di esposizione dell’azienda sui social media, dalla coerenza delle iniziative proposte, dall’utilizzo degli spazi digitali, dalle modalità di interazione con i clienti e dallo stile comunicativo. In particolare, la frequenza di aggiornamento dei profili, ma anche il numero dei commenti e dei likes su Facebook, oppure i retweet su Twitter hanno influenzato il posizionamento 2.0 delle aziende.
Risultato? Il posto più alto sul podio spetta a Ikea, meritevole di attuare una strategia di comunicazione multipiattaforma intensiva che coinvolge Facebook, Twitter e YouTube, e che genera elevata interazione fra contenuti istituzionali e utenti. Media World, La Feltrinelli, Euronics e Fnac attuano strategie analoghe, pur senza raggiungere i medesimi risultati del brand svedese.
Delle venti aziende selezionate, quattordici sono attive sui social media con attività dedicate al mercato italiano, tredici hanno una pagina su Facebook, undici un profilo su Twitter e altrettante su YouTube. Più in generale, i settori più attivi sui siti social risultano arredamento & bricolage, editoria & multimedia e consumer electronics, mentre i retailer di abbigliamento comunicano di più su scala internazionale.
C’è poi il canale dei blog aziendali, attivato da BricoCenter, United Colors of Benetton, Fnac e La Feltrinelli per veicolare contenuti in modo più descrittivo rispetto a quanto è possibile fare sui social network.


Il blog di United Colors of Benetton

“La ripresa del blog e il consolidamento di Twitter e YouTube – ha commentato il sociologo Fausto Colombo, direttore di OssCom – fanno pensare al fatto che le aziende abbiano compreso sia le specificità di ciascun social media, sia la necessità di presidiarli con linguaggi e contenuti propri”.

fonte http://www.ictbusiness.it/cont/articolo/social-media-il-settore-piu-innovativo-e-il-retail/28788/1.html

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