La risposta è assolutamente
affermativa: la
Balanced Scorecard può essere utilizzata
anche in organizzazioni noprofit (o not-for-profit). Quello
che è assolutamente necessario fare è disegnare
una mappa strategica espressamente pensata per un'organizzazione
noprofit. Questo è il passaggio più
critico: identificare quante prospettive usare ed in che ordine
strutturarle nella mappa per rispecchiare il più possibile
la specifica realtà. Si tratta di un passaggio delicato
perché si definisce come la
mission dell'organizzazione
viene declinata in risultati da raggiungere e nell'operatività
quotidiana che dovrebbe permettere di raggiungerli. Alle organizzazioni
noprofit suggerisco di utilizzare uno schema di BSC a tre
prospettive: la prospettiva
dei risultati, quella dei processi
e quella delle risorse. E' un modello semplice che aiuta la
riflessione e risulta molto efficace se utilizzato correttamente.
L'attenzione va posta soprattutto alla prospettiva dei risultati
che devono essere coerenti con la mission dell'organizzazione
e devono tener conto dei vari stakeholder dell'organizzazione
stessa. Definire correttamente gli obiettivi in questa prospettiva
permette di inquadrare nella giusta luce quelli che sono i
processi chiave da migliorare per raggiungere tali risultati
e di identificare i rapporti causa effetto tra gli obiettivi
nella prospettiva dei processi e gli obiettivi nella prospettiva
dei risultati. Una volta definiti i processi chiave si identificano
come debbono essere le risorse a disposizione dell'organizzazione
per poterli eseguire nel migliore dei modi. Disegnata la mappa
strategica, si procede poi alla individuazione delle azioni
da compiere, alla selezione degli indicatori ed all'impostazione
dei target, come in una BSC tradizionale.
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